la Repubblica 5 Gennaio 2021
SINAPE-FELSA-CISL > IL SINDACATO È IMPEGNATO NELLA TUTELA DELLE PROFESSIONALITÀ LEGATE ALLA COSIDDETTA MEDICINA ALTERNATIVA, CON MOLTE PROPOSTE IN CHIAVE FUTURA
Quello della naturopatia è un settore che da anni riguarda milioni di persone, sempre più sicure nel rivolgersi ai suoi esperti. E un riscontro così fiducioso ha come ovvia conseguenza la crescita numerica di una categoria in cui rientrano varie figure professionali, sia in qualità di dipendenti che di liberi professionisti. A loro è rivolta l’attività di SINAPE-FeLSA-CISL, l’unico sindacato confederale e interdisciplinare in Italia in ambito di naturopatia e discipline olistiche bionaturali.
Come spiega il segretario generale Gerarda Buoninconti, l’associazione si fa carico di numerosi interventi a tutela della professionalità degli operatori associati e non, all’interno di un contesto nazionale in cui si sente la mancanza di una specifica regolamentazione di categoria.
FORMAZIONE E SERVIZI
Per SINAPE-FeLSA-CISL una delle priorità sta innanzitutto nel vigilare sull’attività degli aderenti al sindacato. Gli operatori agiscono in questo campo tramite interventi basati su principi olistici e naturali, al fine di consentire il recupero del benessere psico-fisico nella sua interezza. L’assistenza a chi vi si rivolge necessita quindi, del rispetto costante della deontologia e dell’etica professionale, oltre che della legislazione di riferimento. Il sindacato è quindi impegnato nel garantire che l’attività di figure quali naturopati e massaggiatori del benessere psico-fisico avvengano in ottemperanza a quanto stabilito dalla legge 4 del 2013, normativa rivolta alle professioni non organizzate in ordini o collegi. Lo scopo qui è che le prestazioni in ambito della cosiddetta medicina alternativa non si sovrappongano alle professioni sanitarie, e questo rappresenta non solo una necessità ma anche la volontà stessa del sindacato.
Per il segretario generale Buoninconti infatti, la naturopatia non va inserita nel sistema sanitario, in quanto sarebbe snaturata nelle procedure e nelle pratiche in un contesto, quello della medicina tradizionale occidentale, che poco le si addice. E per questo SINAPE-FeLSACISL opera nel dare dignità autonoma a questa categoria, soprattutto attraverso la strada della formazione. Il sindacato infatti accetta e riconosce le attività formative svolte dai soci, attraverso corsi erogati da enti di formazione professionale a livello nazionale. A tal scopo la maggior parte dei professionisti iscritti si avvalgono di certificazione di competenza in base a specifiche norme tecniche UNI (Ente italiano di normazione), avvalorate da un ente terzo accreditato presso ACCREDIA.
L’attenzione rivolta alla regolarità nelle prestazioni degli operatori del settore serve non solo in termini di garanzia nei confronti di chi vi si rivolge, ma anche per la tutela della loro stessa professionalità. Questa, come ricorda il segretario generale di SINAPE-FeLSA-CISL, è minacciata su più fronti: da un lato le categorie ordinistiche impegnate nel screditare lo scopo e il valore delle pratiche bionaturali, dall’altro operatori che mettono in cattiva luce la categoria offrendo soluzioni non legate alla tradizione naturopatica. La categoria è poi assistita dal sindacato con servizi di tutela a 360 gradi. In questo senso si pone un articolato programma di interventi e proposte, pensate in particolare per sostenere in modo sempre più incisivo i lavoratori autonomi e i liberi professionisti del settore. Tra questi, in particolare, vi sono forme di sostegno al reddito per i periodi di mancato lavoro, aspetto oggi di primaria importanza.
L’IMPORTANZA DEL SETTORE
Il sindacato sostiene che il legislatore nazionale non possa più girare le spalle ad un settore a cui si rivolgono ormai più di dieci milioni di italiani. Dal punto di vista normativo va riempito il vuoto attraverso una legislazione aggiornata e uniforme, che parta dall’attuale quadro che vede le regioni muoversi in ordine sparso.
Ma il vero passo in avanti, come ricorda Gerarda Buoninconti, va fatto dal punto di vista della concezione della naturopatia e delle discipline bio-naturali a livello culturale.
Nonostante l’assenza di un’apparato normativo chiaro, sempre più persone si sono avvicinate a questi metodi per la ricerca del benessere psico-fisico ed emozionale.
Il contributo che questo tipi di servizi danno alla qualità della vita individuale, e di conseguenza collettiva, merita una presa di consapevolezza a livello politico sull’importanza educatrice e culturale per i cittadini che se ne avvalgono. Il ruolo primario che le pratiche naturopatiche stanno assumendo nella vita di sempre più persone riguarda la cittadinanza intesa trasversalmente, toccando ceti sociali e culturali di vario tipo.
Perciò queste discipline vanno inserite in campo socio-educativo, in modo da creare a livello di sistema nazionale un comparto economico per la promozione della qualità della vita. Un’iter di riconoscimento delle discipline olistiche bionaturali porterebbe benefici sia per il professionisti del settore che per il sistema paese nel suo insieme. La creazione di posti di lavoro con figure certificate come naturopati e massaggiatori del benessere psico-fisico andrebbe a coniugarsi ai servizi erogati dal sistema sanitario nazionale, ma senza sovrapporsi ad esso. Il tutto con un potenziale e notevole risparmio a livello di spesa pubblica, ottenibile però solo attraverso una corretta regolamentazione in sinergia con le direttive europee.
Le discipline potranno così essere inquadrate nel contesto socioeducativo e culturale del paese, attraverso un’opera normativa dissattesa per anni.
“La Naturopatia e le Discipline Bio Naturali, come ricorda il Segretario Generale Gerarda Buoninconti, saranno il vero motore dell’evoluzione e crescita a livello psicofisico emozionale e, anche la vera madre di ogni progresso sociale”.
IL SEGRETARIO GENERALE GERARDA BUONINCONTI
CONGRESSO NAZIONALE SINAPE-FELSA-CISL